La storia dell’ITI è uno degli argomenti principali che si intende trattare nel Museo. I personaggi illuminati che hanno dato vita all’Istituto di arti e mestieri all’indomani dell’
Unità d’Italia sono il principio del racconto della la realtà di Fermo, nata e sviluppatasi in una dimensione agricola, e cresciuta in seguito nella cultura europea del progresso tecnologico.
Il diffondersi della cultura tecnica in Italia si è basato soprattutto sulle scuole tecniche di avanguardia e sui politecnici che hanno posto le basi dello sviluppo della cultura scientifica e del progresso.
L’idea del progresso nell’800 in Italia corre parallelo all’idea di libertà civile e di realizzazione dell’identità nazionale per questo il possesso delle abilità tecniche e lo studio delle materie inerenti sono considerati imprescindibili.
L’uomo si libera in tal modo dalla fatica bruta che lo legava al mero lavoro manuale, nobilitato dallo studio e dalla cultura.
Il modello francese è stato d’ispirazione per la scuola di Arti e mestieri di Fermo, Langlois infatti portò con se materiali didattici, collane di libri sulla meccanica pratica e sulle tecniche di costruzione e l’impostazione delle scuole tecniche francesi di Chalons, Angers, Parigi.
Le nuove officine del Montani erano funzionali alla scuola e quindi alle materie teoriche che trovavano applicazione nella fonderia, falegnameria, torneria.
Il Montani infatti usava le officine per fini didattici ma alcuni lavori venivano commissionati dall’esterno a significare il grado di specializzazione raggiunto.
I contenuti qui espressi sono finalizzati a tracciare la storia di un Istituto che da piccola realtà di periferia si sviluppa secondo gli schemi di industrializzazione dell’ Italia del Nord e dell’Europa.
I libri di studio, le tavole prodotte per esercitazione dagli alunni dei diversi anni nelle diverse discipline, le foto degli ambienti come erano e come si sono evoluti in più di 150 anni di storia fino ad oggi sono tutte testimonianze tangibili della “storia d’impresa” dell’Istituto di Fermo dalle sue origini ad oggi.
Sarà infatti possibile vedere gli alunni di oggi al lavoro presso l’attuale laboratorio della scuola ad indicare la continuità di un percorso fatto di menti illustri e di genialità.
La sezione della storia si sviluppa in quattro macroargomenti che racchiudono dei focus su alcuni momenti di interesse e su alcuni personaggi importanti, rendendo cosi manifesta e variegata la narrazione che viene supportata da volumi, tavole, stampe, foto d’epoca corredate dalla grafica e dai video.
Il modello della scuola con officina, teorizzato in Francia nell’800, trovò prima applicazione proprio a Fermo dando risposta al problema emerso con la modernizzazione ovvero la richiesta di competenze tecniche acquisibili attraverso la scuola officina molto simile alla bottega artigiana se non per dimensioni.
In questa sezione verranno esposto materiale documentario presente in gran numero e custodito nella biblioteca.
I volumi in parte portati dalla Francia dai fondatori e in parte raccolti durante il percorso della scuola racchiudono e descrivono le materie studiate e hanno un valore tecnologico, pedagogico e di documentazione storica.
Ugualmente le tavole, e quelle francesi e quelle di esercitazione degli studenti, descrivono il percorso di studi degli alunni e danno una chiara idea della formazione poliedrica e rigorosa che gli agli alunni veniva impartita.